Decreto semplificazioni ed installazione di autovelox fissi lungo le strade urbane e locali
(Commento al Decreto semplificazioni votato il 09/09/20 alla Camera dei Deputati)
Il provvedimento firmato in questi giorni nato con la finalità di affrontare la difficile congiuntura economica e sociale che viviamo in questo momento storico, introduce una importante riforma del Codice della Strada, prevedendo tra l’altro, l’installazione di autovelox fissi lungo le strade urbane e locali.
Come osservato dal Presidente Mattarella si tratta di una riforma con “immediati riflessi sulla vita quotidiana delle persone”. Proprio quest’ultimo ha rappresentato ai presidenti di Camera e Senato, con una nota formale che tali norme:
“non risultino riconducibili alle medesime finalità e non attengono alla materia originariamente disciplinata dal provvedimento”, invitando “il governo a vigilare affinché nel corso dell’esame parlamentare dei decreti legge non vengano inserite norme palesemente eterogenee rispetto all’oggetto e alle finalità dei provvedimenti d’urgenza”
Tutto ciò in piena coerenza con i limiti di contenuto derivanti dal dettato costituzionale.
Si è infatti scardinato anche l’ultimo tabù in materia di autovelox permettendo l’installazione delle apparecchiature fisse anche sulle strade urbane di quartiere.
Dove confermata la riforma renderebbe ancora più importante le problematiche giuridiche ad oggi aperte legate agli autovelox ed a tutti i sistemi di rilevazione dell’infrazione con contestazione differita, prima tra tutte l’obbligo della preventiva e ben visibile segnalazione di tutte le postazioni di controllo.
Lo ricordiamo, fino a questo momento il controllo della velocità sulle strade urbane era possibile solo da parte di pattuglie della polizia municipale dotate di autovelox mobili.
Non saranno pochi i problemi che deriveranno dalla previsione di minori vincoli per l’installazione degli autovelox ed il proliferare di zone con un limite di 30 km/h, spesso indiscriminato, con il rischio di produrre maggiore incertezza e pertanto numerose multe anche in assenza di comportamenti oggettivamente pericolosi e conseguenti ricorsi.